domenica 10 marzo 2019

Cosa ne penso di Dragon Ball Super: Broly


Magari sono io, ma ho sempre pensato che quando una serie comincia a costruirsi sui reboot è perché non ha più molto di nuovo da dire. Che Dragon Ball avesse ormai finito il materiale interessante su cui costruire storie era evidente dalla fine dello Z, già il GT era fiacco e poco innovativo sotto certi aspetti, pur risultando accettabile in generale. Super ha cercato di portare un’operazione di rinnovamento della storia agendo su più fronti. Da un lato ha recuperato vecchi nemici come Freezer, dall’altro ha cercato di estendere il più possibile l’universo aggiungendo elementi di novità alla struttura delle divinità del mondo (con l’aggiunta degli dèi della distruzione e del concetto di universo, da non confondere con quello di linea temporale). Quest’operazione è di sicuro riuscita a livello pratico, ma non qualitativo, visto che Super non brilla né per trama né per personaggi, ed enfatizza tutti i possibili difetti che aveva Dragon Ball originale ma non ne riprende gli aspetti positivi. Come d’altra parte ho già evidenziato qui.

Quando ho scritto l’articolo linkato qui sopra non sapevo che lo sceneggiatore di DB Super fosse Toriyama stesso. Ora che lo so, posso ritrattare quello che ho scritto: non è che gli sceneggiatori di DB Super siano cani, è Toriyama che ha evidentemente finito le idee. Ho inoltre sentito che ha deciso di rendere DB Super più simile al primo Dragon Ball inserendo delle parti comiche consistenti nella storia, cosa che personalmente trovo piuttosto inappropriata. Dopo Freezer, Cell e Majin Bu è piuttosto complicato che una deriva comica della storia non stoni. Comunque sia, tutto questo per dire che sono andato a vedere il film di Broly. Che è un reboot, un reboot che appartiene a una serie che secondo me ha dato da tempo ciò che aveva da dare. Ottime premesse per qualcosa che era destinato a non piacermi.

Nonostante questo sono andato a vederlo con piacere, perché ero curioso. Può sembrare strano, ma siccome tutti ne parlavano bene ho deciso che valeva la pena guardarlo senza partire troppo negativo. Tra l’altro ero con amici, quindi se non ci fosse piaciuto alla peggio potevamo prenderlo in giro insieme. E, incredibile ma vero, non sono stato del tutto deluso.



Dico del tutto perché gli aspetti che non funzionano sono tanti e poco trascurabili. Quello che più mi ha dato fastidio è Freezer. Ora, Freezer è il cattivo di DB per eccellenza. È il primo vero antagonista della serie Z, è crudele, spietato, fortissimo ed esercita potere non solo su un pianeta ma su moltissime galassie. Mette paura solo a sentirne il nome. Perciò non ho apprezzato come sia stato trattato in questo film. Insomma, è diventato alla stregua del Team Rocket, quei cattivi che in teoria sono cattivi in pratica sai che prenderanno soltanto botte. Il cattivo che è cattivo perché sì e di cui tutti dicono di avere paura ma che poi lo si invita alle feste tutti insieme e con cui si ride e si scherza (magari mentre è in un angolo che tiene il broncio e borbotta che tutta questa allegria non fa per lui). Insomma, è ormai la caricatura di un antagonista, e questo mi fa abbastanza tristezza. Fate conto che vuole le sfere del drago (sì, per l’ennesima volta) ma non per ottenere l’eterna giovinezza, come un tempo, ma per diventare più alto di cinque centimetri. Avete capito bene. Diventare più alto.

Questo è l’aspetto macroscopico, ma non si può dire che il resto della trama fili liscio. I personaggi introdotti sono abbastanza piatti e mal caratterizzati. Broly vorrebbe essere ben caratterizzato ma nel concreto non riesce e suona più come un’occasione mancata che altro. E dire che l’idea di fondo non era male, alla fin fine, è sicuramente un’innovazione rispetto al Broly originale, che era figo quanto volete ma voleva pur sempre uccidere Goku perché piangeva nell’incubatrice. Con questo Broly gli sceneggiatori hanno cercato di spiegare come il suo passato lo abbia reso così com’è, rendendolo anche un minimo sfaccettato, ma il tempo dedicato a questo scopo è troppo poco per poter parlare di qualcosa di più che un tentativo. Come dicevo, un’occasione mancata.

Ora, non sto dicendo che negli altri film di DB le cose stessero diversamente. Senza dubbio però in questo tali problemi si fanno sentire in maniera molto marcata, forse perché io sono più grande rispetto a quando ho visto gli altri, o forse perché sono presenti in modo più frequente. Comunque, questa è la prova che, per quanto si provi a innovare, nessuno ha ancora tentato di dare una svolta decisiva DB, apportando un cambiamento davvero sostanziale, sia per quanto riguarda la trama che per quanto riguarda la sua struttura o il modo in cui è narrata. Che poi è quello di cui lamentavo alla fine dell’articolo che ho citato sopra. Non riesco a capacitarmi di come gli sceneggiatori e Toriyama stesso non si rendano conto che, più che dell’aggiunta di universi paralleli, dèi della distruzione o momenti comici di dubbia utilità e scarsa opportunità, DB ha bisogno “soltanto” di un grosso cambiamento a livello di trama, per tornare a essere interessante. Oppure ha bisogno soltanto di finire una volta per tutte.

CAMBIATE DRAGON BALL!!!
Ma a prescindere da questo, dicevo che il film non mi ha deluso. Questo perché c’è un aspetto che non ho ancora considerato qui, e che risulta fondamentale. Anzi, immagino che tutti voi lo stiate aspettando e vi stiate chiedendo perché non ne abbia ancora parlato. Quindi sì, parliamone. I combattimenti. Che come potete immaginare sono i nodi fondamentali del film. E a questo proposito ho da dire solo una cosa: sono stupendi. Sono i migliori combattimenti di tutti gli anime di Dragon Ball in generale (fatta eccezione per la parte di Super che non ho visto e quindi non posso giudicare). Hanno una resa grafica pazzesca innanzitutto, e poi sono coinvolgenti da morire. Sono raccontati da un punto di vista completamente diverso da quello cui DB ci ha abituati. Sono dinamici, filano davanti allo spettatore rapidissimi. Il punto di vista delle singole scene cambia in modo incalzante e spesso non è, molto banalmente, esterno, ma si avvicina ai combattenti nelle posizioni più disparate per rappresentare il nuovo attacco che sta venendo sferrato nel suo iniziare e svilupparsi. È qualcosa di davvero coinvolgente.

Devo dire che questo pregio consente di guardare il film godendoselo con piacere. Non è il massimo, ovvio, anche perché quando la trama non è ridicola (l’altezza di Freezer è il punto peggiore, ma ce ne sono altri) diventa già vista e quindi poco interessante, come per esempio per quanto riguarda l’apparizione di Gogeta. Non è uno spoiler, avanti, si vede in più scene nel trailer. Ovviamente la fusione è preceduta da simpatici (inserite qui finte risate da sitcom americana) siparietti di Vegeta che non vuole unirsi a Goku e di fusioni riuscite male, con prima il Gogeta grasso e poi quello rachitico. Originalità a palate, non c’è che dire. Le scene non sono copiaincollate dal film di Janemba ma poco ci manca. Ah, e d’altra parte un tempo per diventare super saiyan durante la fusione bisognava un minimo allenarsi. Magari non per il primo livello, ma sicuramente per il terzo sì. E invece Gogeta diventa super saiyan  blue nel giro di tre secondi. Tempi accorciati per necessità del film? Sceneggiatori che piegano la coerenza del mondo e della storia come pare a loro? Non lo sapremo mai.

Il film si può dividere grosso modo in due grandi parti. La prima ambientata nel passato prima della distruzione del pianeta Vegeta, la seconda nel presente. Il tempo dedicato alla parte nel passato è, a parer mio, troppo, visto e considerato quello che poi sarà effettivamente utile per la parte nel presente si poteva accorciare senza problemi. Tuttavia, è da dire che la parte nel passato funziona molto meglio di quella nel presente, appunto perché è assente la parte ridicola, e in generale la trama è più articolata, e non è soltanto un’enorme premessa per far combattere i personaggi. Forse avrei apprezzato di più un film totalmente ambientato nel passato, magari un reboot della storia di Bardak. Penso che innanzitutto potrebbe avere una trama più complessa, visto che le cose da mostrare sarebbero davvero molte, e poi risulterebbe più interessante rispetto alle vicende ambientate nel presente di Goku e Vegeta, visto che ormai lì loro sono fortissimi e le sfere del drago risolvono qualunque problema. La butto lì, visto che so che Toriyama legge tutti i miei post. Akira, se non hai idee per il prossimo film, pensaci! Per gli incassi facciamo a metà, non preoccuparti!

Non ho trovato immagini divertenti di Toriyama. Accontentatevi di questa in cui Togashi mi guarda rassegnato.


Una nota di merito va al doppiaggio italiano, che è diventato di colpo fedelissimo all’originale. Sentirete Kakaroth, Senzu, Fusion, Piccolo, e non le rivisitazioni di Mediaset. Non preoccupatevi, ho letto che è stato curato un secondo doppiaggio per la distribuzione in tv, più fedele invece al doppiaggio originale italiano. Tutto normale, quindi.

In definitiva, Dragon Ball Super: Broly funziona così bene dal punto di vista grafico e delle colonne sonore da essere solo per questi motivi una visione piacevole. Questo lo salva soltanto a livello di impatto sullo spettatore, ma la bassa qualità complessiva è innegabile. Non mi stancherò mai di ripeterlo, DB così com’è, sempre uguale da trent’anni, non ha più senso. Se non si trova un modo per limitare il potere delle sfere del drago e la superpotenza dei protagonisti, non si andrà mai da nessuna parte.

Questa non è una recensione perché io qua non recensisco anime, quindi niente voto. Tuttavia, penso vedrete molte recensioni nelle prossime settimane, quindi restate sintonizzati!