martedì 7 aprile 2020

Una corona di letture #11 - Tokyo Ghoul:re di Sui Ishida


Tempo fa recensivo Tokyo Ghoul, e lo recensivo positivamente. In quell’articolo facevo qualche accenno al seguito, Tokyo Ghoul:re, che non ho mai recensito perché l’ho letto quasi tre anni dopo. Ebbene, ho deciso di inserirlo come undicesimo consiglio della corona, in modo da dare anche a lui un piccolo posto tra le pagine di Aproposidoketon.

La trama non riprende da dove era finito Tokyo Ghoul, ma introduce un nuovo personaggio, Haise Sasaki, investigatore di ghoul di primo grado, a capo della squadra Quinx, composta da persone che hanno subito modifiche tramite trapianti di quinque nel corpo. La squadra Quinx dovrà affrontare una serie di indagini, che li porteranno in contatto con personaggi che il lettore conosce bene, e a toccare con mano misteri e segreti che metteranno in crisi la struttura stessa della società.


A molti Tokyo Ghoul:re non è piaciuto. Io invece penso che sia semplicemente diverso dal suo predecessore. Lo stile di disegno di Ishida cambia, diventa più sporco, con un uso dei neri molto particolare e suggestivo. Personalmente, io lo apprezzo molto, e trovo che sia adattissimo a rendere l’atmosfera, che è ancora più dark e cupa di quella che permeava la storia di Kaneki.

Cambia anche la modalità di narrazione, diventando per certi aspetti più shonen (è insensata come definizione, lo so, è solo per capirci) con i combattimenti che fanno da perno per l’evoluzione della storia. Io preferivo una narrazione più simile a quella di Tokyo Ghoul, ma anche così funziona, specie perché i combattimenti sono complessi e intrecciati, e spesso non facili da seguire. Inoltre, il nuovo stile di Ishida, molto più fluido e movimentato, rende le battaglie in maniera perfetta. Sembra quasi di vedere le immagini muoversi sulla pagina, tanto sono dinamiche.

I misteri che erano rimasti insoluti alla fine di Tokyo Ghoul ricevono una spiegazione, e alla fine tutto quadra. Anzi, devo dire che certe rivelazioni, che erano state anticipate da alcuni lievi indizi all’interno dei primissimi capitoli di TG, mi hanno davvero sorpreso, oltre a cambiare le carte in tavola in un colpo. Ishida si conferma un maestro nel creare trame complesse, interessanti, coinvolgenti e piene di suspense e tensione.

Insomma, consiglio Tokyo Ghoul:re? Sì, ma non so a chi. Ho già detto che chi ha letto TG sembra avere difficoltà ad apprezzarlo, e chi non lo ha letto non potrebbe capire molto di quello che succede. Insomma, sembrerebbe che non ci sia nessuno a cui possa piacere. Quindi, nel dubbio, lo consiglio a tutti. Magari nel mucchio qualcuno che viene nel mio carruggio lo trovo.

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