Tempo fa recensivo Tokyo Ghoul, e
lo recensivo positivamente. In quell’articolo facevo qualche accenno al
seguito, Tokyo Ghoul:re, che non ho
mai recensito perché l’ho letto quasi tre anni dopo. Ebbene, ho deciso di
inserirlo come undicesimo consiglio della corona, in modo da dare anche a lui
un piccolo posto tra le pagine di Aproposidoketon.
La trama non riprende da dove era finito Tokyo Ghoul, ma introduce un nuovo personaggio, Haise Sasaki, investigatore
di ghoul di primo grado, a capo della squadra Quinx, composta da persone che
hanno subito modifiche tramite trapianti di quinque nel corpo. La squadra Quinx
dovrà affrontare una serie di indagini, che li porteranno in contatto con
personaggi che il lettore conosce bene, e a toccare con mano misteri e segreti
che metteranno in crisi la struttura stessa della società.
A molti Tokyo Ghoul:re non è
piaciuto. Io invece penso che sia semplicemente diverso dal suo predecessore.
Lo stile di disegno di Ishida cambia, diventa più sporco, con un uso dei neri
molto particolare e suggestivo. Personalmente, io lo apprezzo molto, e trovo
che sia adattissimo a rendere l’atmosfera, che è ancora più dark e cupa di
quella che permeava la storia di Kaneki.
Cambia anche la modalità di narrazione, diventando per certi aspetti più
shonen (è insensata come definizione, lo so, è solo per capirci) con i
combattimenti che fanno da perno per l’evoluzione della storia. Io preferivo
una narrazione più simile a quella di Tokyo
Ghoul, ma anche così funziona, specie perché i combattimenti sono complessi
e intrecciati, e spesso non facili da seguire. Inoltre, il nuovo stile di
Ishida, molto più fluido e movimentato, rende le battaglie in maniera perfetta.
Sembra quasi di vedere le immagini muoversi sulla pagina, tanto sono dinamiche.
I misteri che erano rimasti insoluti alla fine di Tokyo Ghoul ricevono una spiegazione, e alla fine tutto quadra.
Anzi, devo dire che certe rivelazioni, che erano state anticipate da alcuni
lievi indizi all’interno dei primissimi capitoli di TG, mi hanno davvero sorpreso, oltre a cambiare le carte in tavola
in un colpo. Ishida si conferma un maestro nel creare trame complesse,
interessanti, coinvolgenti e piene di suspense e tensione.
Insomma, consiglio Tokyo Ghoul:re?
Sì, ma non so a chi. Ho già detto che chi ha letto TG sembra avere difficoltà ad apprezzarlo, e chi non lo ha letto
non potrebbe capire molto di quello che succede. Insomma, sembrerebbe che non
ci sia nessuno a cui possa piacere. Quindi, nel dubbio, lo consiglio a tutti.
Magari nel mucchio qualcuno che viene nel mio carruggio lo trovo.
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