domenica 22 marzo 2020

Una corona di letture #5 - Lazarus Long l'immortale di Robert Heinlein


Ho detto che prima o poi recensirò questo romanzo e sono sempre di quest’idea. Nel frattempo, lo consiglio qui. Time enough for love è un romanzo di fantascienza di Robert Heinlein, che conclude il ciclo della Storia Futura, che tra l’altro trovate qui recensito quasi interamente. Wikipedia italiana dice che è da considerarsi il testamento letterario del suo autore, e quindi dobbiamo crederci. Onestamente non ne ho la certezza, ma leggendolo ho avuto anche io questa impressione.

Il titolo italiano, Lazarus Long l’immortale, è fuorviante. Dà l’idea di una storia epica, con un protagonista saggissimo che si erge una spanna sopra tutti gli altri dall’alto della sua conoscenza. Ebbene, non è così. Il titolo originale, che a me piace molto di più, Time enough for love, è molto più adatto. Il romanzo infatti racconta la storia di Lazarus Long, ultimo sopravvissuto dei membri delle famiglie Howard (che abbiamo conosciuto ne I figli di Matusalemme), che troviamo ancora vivo nonostane sia passato un po’ di tempo dalle vicende che lo hanno visto protagonista nell’altro romanzo. Adesso corre l’anno 4272, l’uomo ha viaggiato in lungo e in largo nella galassia e ha sviluppato una tecnologia avanzatissima sotto molteplici aspetti. Lazarus Long vorrebbe morire, dopo più di 2000 anni di vita. Tuttavia, le persone intorno a lui non sono d’accordo. Lazarus Long pensa di avere vissuto tutto, ma ignora che lo attendono ben altre avventure che non potrebbe neppure immaginare.


Ok gente, consiglio questo romanzo perché è qualcosa di unico. Non in senso negativo. Non in senso positivo. È semplicemente unico. Sfocia più volte nel cattivo gusto e ne esce sempre indenne. Incesto, libertà sessuale, pensate un tabù e il romanzo ne mette in mostra altri otto, tutti percepiti dai personaggi come il massimo della normalità. In realtà ha senso, perché la società del 4272 è molto diversa dalla nostra. Tuttavia, nella penna di un altro scrittore potevano non essere una pillola così semplice da ingerire per il lettore. Invece tutto fila liscio come l’olio.

La narrazione non è lineare, per nulla, la prima parte è tutta flashback, e a volte è inframmezzata da raccolte di aforismi del protagonista. Lazarus Long è un personaggio caratterizzato magistralmente, che possiede ancora una sfilza molto umana di difetti ma anche tutte le qualità che ci si aspetta da una persona che vive da millenni. Un personaggio così interessante che riesce a essere sopportabile per un romanzo che dura quasi mille pagine, e il lettore non sente di averne abbastanza, anzi, tutt’altro. Io avrei letto altre mille pagine con protagonista Lazarus Long.

Time enough for love vuole rompere i tabù, vuole essere l’apice della vita di un essere millenario e al tempo stesso vuole scardinare tutte le credenze sociali del lettore. È un romanzo difficile da giudicare, perché lascia sconvolti, basiti, lascia chi legge a chiedersi: “ma cosa sta succedendo?”. Si fa leggere con interesse e trasporto pur essendo molto lungo e molto episodico, e questo, oltre che essere apprezzato, è anche tutto tranne che scontato. Per queste ragioni, ritengo sia un capolavoro della fantascienza classica, pur non rientrando per nulla nei canoni e dunque non essendo affatto rappresentativo nella sua atipicità.  

Vuoi leggere Lazarus Long l’immortale? Puoi trovarlo su Amazon!

Nessun commento:

Posta un commento