martedì 17 novembre 2020

Capitolo 11 di Rhythm of War

È successo quello che temevo. Un capitolo di Venli. R.I.P.

 

In realtà la situazione poteva essere più tragica. Poteva trattarsi di un flashback, ad esempio. Almeno sapremo qualcosa sulla situazione dei singers e sui piani di Odium. Inoltre mi duole dirlo ma un Radiant in mezzo ai seguaci di Odium è uno scenario interessante, per quanto Venli di suo sia uno dei personaggi più dimenticabili della serie.

 

Ok, dicevo la stessa cosa di Navani, e adesso mi sta piacendo. Quindi concediamo il beneficio del dubbio a Sanderson e andiamo avanti.

 

Il capitolo (dal titolo Passione e coraggio) si apre con un bell’infodump sulla gerarchia sociale dei Parshendi. Normalmente bercerei contro questo genere di cose, ma è indubbio che serva quindi lasciamo perdere. In breve, esistono i singers normali, che hanno le forme base dei parshmen. Appena sopra ci sono i Regals, di cui fa parte anche Venli stessa, che sono vincolati a un Voidspren. Ancora sopra troviamo i Fused, che rappresentano le vette della gerarchia e sono anime antiche reincarnate in corpi in precedenza occupati da un’altra anima. In realtà sopra troviamo anche altre creature come i Thunderclast, ma Venli non sa molto su di loro.

 

Ok, informazioni utilissime, vero che adesso cambiamo pov e passiamo a Shallan? O a Navani? No? Ancora Venli? Ok…

 

Schizzi di Thunderclast.

Venli è la servitrice di un Fused, Leshwi, la rivale di Kaladin. Che combinazione, eh? Venli ci informa che Leshi fa parte dell’élite di Odium, e quindi è un discreto pezzo grosso. Leshwi arriva, e veniamo a sapere che è reincarnata in un corpo maschile, ma nonostante questo Venli pensa a lei come una donna. Quindi l’anima ha un genere? Wow, Sanderson, i tuoi amici mormoni non saranno per nulla d’accordo.

 

Comunque, Venli ci dice di essere in grado di guardare dentro Shadesmar, e ha senso perché sappiamo che una delle surges cui ha accesso in quanto Willshaper è quella della Transportation. Ne approfitta anche per fare uno spiegone sulla sua natura di Radiant e sullo spren che la accompagna di nascosto. Cose che già sappiamo, tenendo conto che nessuno inizierà Rhythm of War come primo romanzo della Folgoluce, non vedo perché Sanderson si sia sentito in dovere di dirle. However.

 

Venli dice che non vuole guardare in faccia due servi, Dul e Mazish. Teneteli a mente perché ci verrà bene dopo.

 

Segue poi una scena lunghissima in cui una finta nuova recluta, Shumin, viene presentata a Leshwi. Dico finta perché Venli la conosce e si è incontrata con lei in segreto. Che cosa ha in mente? Non lo sappiamo. Per il momento assistiamo a un’anima femminile in un corpo maschile a cui viene fatta la barba. Ri-wow, e Sanderson qui ci molla un altro bel fuck bigotti che, essendo lui mormone, non sono troppo sicuro sia intenzionale.

 

Bla bla bla, Shumin viene messa di fronte all’altezza della torre (perché il suo compito sarà quello di occuparsi di portare via i possedimenti di Leshwi dalla torre durante le tempeste), supera la prova e viene accettata.

Passione e coraggio, una nuova fiction di canale 5 con Gabrile Garko e Manuela Arcuri.

 

Leshwi fa una serie di discorsi sulla Passione (non mi è scappato il capslock, è scritto così) che i Fused valuterebbero un sacco. È interessante perché Odium nel suo primo incontro con Dalinar si è dichiarato rappresentante di qualunque forma di passione. Quindi non è chiaro in quale senso i Fused approvino la Passione, ma di sicuro c’entra con il loro legame con Odium.

 

Ancora chiacchiere tra Leshwi e Venli, in cui tra le altre cose viene nominato Kaladin, peccato che non mi freghi niente perché finora il capitolo è stato emozionante quanto guardare il pesce rosso nella boccia e Venli ha lo spessore psicologico e caratteriale di una sogliola. Per dire, che cosa ci dice Sanderson del fatto che Venli sia un Radiant tra nemici dei Radiant? Nulla! Sappiamo che ha un po’ di generica paura di essere scoperta e via. Boh. Non si è posta nessun problema (tipo che ne so, perché Timbre l’ha scelta?), non prova praticamente nulla, è apatica e serve solo alla trama, e si vede.

 

Ma proseguiamo, che questo capitolo non finisce più. Siccome Sanderson ha deciso di ascoltare la mia preghiera di far succedere qualcosa di interessante decide di introdurre… una sarta. Avete letto bene. Una sarta. Perché Leshwi vuole vesti per i Fused, evidentemente. E sta ore e sindacare sul fatto che è una sarta umana mentre deve essere per forza una sarta singer, e se i singers non hanno ancora fatto in tempo a imparare tutte le arti umane ebbene, che questa sarta insegni a un singer il suo mestiere. Pronto, Sanderson? Tutto bene? In quale universo questo è interessante? C’è un punto in cui la sarta afferma di conoscere l’ultima moda, e Leshwi le ribatte qualcosa come le mode umane non si adattano ai Fused. Sul serio.

 

Leshwi e Venli

Dopo questa incresciosa perdita di tempo Leshwi si ritira, e sembra che arriviamo alle parti succose. Venli si incontra con Shumin, Dul e Mazsih (vi avevo detto di ricordarli!) e in sostanza si parla sia di liberarsi del giogo dei Fused che dalle abitudini acquisite con secoli di schiavismo presso gli umani. Perché Venli è Light Yagami e ha deciso che lei libererà i singers perché è giusto farlo, ma siccome è una Light Yagami dell’apertura mentale libererà solo i singers che vogliono essere liberati.

 

Ok, so che è una conseguenza del suo essere Willshaper e quindi me ne sto, ma a una prima occhiata sembrano una motivazione e un ragionamento decisamente deboli. Comunque, Venli guarda Shadesmar per controllare l’eventuale presenza di Voidspren, e poi rivela il suo piano a Shumin. In sostanza raccogliere i singers che vogliono unirsi a lei e poi andare a vivere da soli, mantenendosi neutrali nel conflitto contro Odium. Costruire una propria società, che sia qualcosa di diverso sia da quella umana che da quella dei Fused.

 

Ok, l’obiettivo è interessante e non banale. Se non fosse che è detto in mezzo a un cumulo di noia...

 

Comunque, veniamo anche a sapere altre cose, per esempio che gli spren del tipo di Timbre non vogliono legarsi con gli umani ma solo con i singers. Ma a quel punto Leshwi interrompe la conversazione a metà. Venli teme che li abbia scoperti, ma in realtà vuole comunicare che sta accadendo qualcosa di pericoloso. E così il capitolo si chiude.

 

Non so bene cosa dire. La parte finale è interessante, ma il resto è noia (c’è un intero pezzo dedicato a una sarta, io spero che discutere della degli umani avrà un senso, ma mi rifiuto di pensare a quale per non farmi implodere il cervello), condita dalla piattezza di Venli, che dovrebbe essere il personaggio chiave della vicenda. Boh. Sapevo che non avrei apprezzato Venli già basandomi solo sulle sue brevi apparizioni in Oathbringer, ora ne ho la prova.

 

Voglio il Nobel per la pace per avere finito il capitolo senza dichiarare guerra allo Utah.

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